fotografia by Tania Brassesco & Lazlo Passi Norberto
Tenevo stretta tra le mani una scatola di latta consunta, nei toni del rosa e dell’avorio, contenente foto ingiallite, lettere vergate a mano, in cui si susseguono le linee sinuose della calligrafia di un giovane uomo, innamorato e avvezzo all’uso dell’inchiostro e del calamaio, e cartoline recanti immagini finemente miniate.
La storia di una donna, scandita dai suoi innocenti segreti e dalle sue vibranti emozioni, il tutto racchiuso in pochi centimetri, che torna a rivivere, una volta sollevato il coperchio della memoria, infrangendo le contingenti barriere del tempo.
Ho chiuso gli occhi e ho immaginato. Ho visto e percepito.
Una sera dolce, d'inizio estate, quando la calura non opprime, quando la brezza accarezza la pelle, come l'alito di un angelo.
Un faro, poco distante, che domina l'orizzonte, stagliandosi maestoso su un cielo percorso da poche nubi e scaldato dai toni accesi e fiabeschi del tramonto.
Il rumore, ritmico e melodioso, delle onde che si infrangono sulle scogliere e avvolgono la rena di una baia immacolata.
Per udirlo basta tacere, un attimo soltanto, o accostare una conchiglia all'orecchio.
Un profumo di futuro, di speranza e di memoria.
Un aroma meraviglioso, che si origina dall'osmosi fra il legno, liso dalla salsedine; la cera delle candele racchiuse, con la loro anima di fuoco vibrante, dentro antiche lanterne; la carta consunta di libri centenari; la iuta e il pizzo, freschi di sapone di marsiglia.
L'incedere, a piedi scalzi, di una fanciulla e di un ragazzo che si tengono per mano, costeggiando la spiaggia. Le orme dietro di loro come la scia di un amore intenso e indomabile. I loro sguardi che si incontrano e tessono ricordi. Le loro labbra, vermiglie per l'ardore dei baci, simili a frutti che sanno di sale marino e di dolci, la cui ricetta si tramanda come un sacro sapere, impastati con le mandorle e guarniti di miele.
Lei indossa un abito in stoffa leggera, che si anima in immagini di creature fantastiche grazie al giocare del vento, e, sulle spalle, uno scialle traforato, in lana sottile, appena ingiallita, prezioso dono della propria nonna.
E ora, sognate pure, nel leggere le mie parole e nell’osservare le immagini che seguono. Ma, subito dopo, chiudete gli occhi, anche voi.
fotografia by Carme Mura
"Il mare spesso parla con parole lontane,
dice cose che nessuno sa.
Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione dalle onde,
che hanno il movimento del cuore".
Romano Battaglia
Emma Fenu
Tratto da Nordic Lifestyle Magazine
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