Non ho deposto i ferri a favore della penna.
Mi premeva rassicuravi, immaginandovi insonni e sole, in lunghe notti dominate dal tarlo del dubbio.
Mentre i miei pensieri e le mie idee corrono e si rincorrono, infatti, le mie mani continuano a muoversi, sia per digitare lettere sulla tastiera del portatile, che prenderanno vita in recensioni letterarie, racconti, saggi, articoli e analisi testuali, sia per dipingere un baule in legno, sia per confezionare un capo in lana o in cotone.
Non c'è soluzione di continuità, in primis perché, grazie alle due X in sequenza dei miei cromosomi, posso svolgere più attività in contemporanea: ossia leggere, scrivere, sferruzzare, registrare messaggi vocali su whatsapp, destinati ad un'amica, programmare nel minimo dettaglio il prossimo week end (e i prossimi dieci anni, se sono in vena) con mio marito, sgranocchiare patatine.
In secondo luogo, poiché, lo sapete, sono una donna di cuore, mente e mani, e ogni mia creazione è una storia che prende vita, concepita e generata per raccontarsi, o attraverso parole vergate ed immagini evocate o attraverso colori intrecciati e sensazioni tattili.
Se volete addentrarvi nella fucina dove vengono forgiati capi e accessori in lana e cotone, vi invito ad essere curiosi e temerari e a leggere un mio blog, contenuto all'interno del sito Libreriamo. Non scrivo in merito alle mie creazioni handmade, ma vi narro ciò che accade prima e dopo e durante la loro realizzazione, perché, nella mia valigia ricolma di progetti, sogni e libri, c'è sempre spazio per un paio di gomitoli.
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