martedì 25 marzo 2014

A spasso con l'ombrello


Che dice la pioggerellina

di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro?
Passata è l'uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia
domani uscirà Primavera”.

Angiolo Silvio Novaro


Nuvoloni scuri all'orizzonte e conseguente scroscio di pioggia: anche questo plumbeo scenario fa parte del clima altalenante e imperscrutabile di marzo, caratterizzato da un repentino avvicendarsi di tiepidi raggi di sole, che preludono alla fine dell’inverno, e di acquazzoni, che preparano il terreno ad accogliere la primavera imminente. 
E’ il periodo giusto per sfoggiare un accessorio che, lungi dall'essere solo utile, può rivelarsi elegante, brioso e molto fashion: l’ombrello
Coordinato con il resto dell’outfit e scelto con cura, non vi renderà certo goffe e bardate, anzi, se, appoggiato delicatamente su una spalla, vi regalerà seduzione e un’aria bon ton
Potete avanzare sotto l’acqua come dame vezzose, riparandovi con sagome in stile vintage, ornate da pizzi e balze, oppure osare e divertirvi con ombrelli che rievocano animali o sdrammatizzare il grigiore del cielo con fantasie vivaci e allegre
Per coniugare glamour e comfort, optate per un modello trasparente, capace di tenervi all'asciutto, non limitarvi la visuale e, al contempo, essere incredibilmente sfizioso. 
E le impugnature dei manici? Veri gioielli di design stretti fra le vostre mani, con il potere di raccontare un po’ della vostra personalità. 
E non sottovalutate quanto può essere romantico camminare in due sotto la pioggia, condividendo lo stesso ombrello, stretti in un abbraccio, con le labbra a portata di bacio. 
Sicuramente vi è venuta voglia di un bagno di pioggia, glamour e momenti speciali, ma fate attenzione, una volta tornato il sereno e comparso l’arcobaleno, a non lasciare il vostro accessorio tanto cool in caffetteria, in ufficio o in un negozio, statisticamente è l’oggetto più dimenticato!


I'm singing in the rain 

Just singing in the rain 
What a glorious feeling 
I'm happy again 
I'm laughing at clouds 
So dark up above 
The sun's in my heart 
And I'm ready for love 
For love 
Let the stormy clouds chase 
Everyone from the place 
Come on with the rain 
I've a smile on my face 
I'll walk down the lane 
With a happy refrain 
Singing, singing in the rain 
In the rain”. 

Arthur Freed

tratto da 




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