martedì 22 aprile 2014

Legoland. Parco di divertimenti a Billund, in Danimarca.

Legoland, la fantasia è un gioco da Bambini.

"Le favole non dicono ai bambini che i draghi esistono. Perché i bambini lo sanno già. Le favole dicono ai bambini che i draghi possono essere sconfitti". 
Gilbert Keith Chesterton



Fondato a Billund, cittadina danese al centro della penisola dello Jutland, nel 1968, il parco di Legoland attrae, ancora oggi, copiosi flussi di visitatori.
Lo scorso week end di Pasqua è stato, finalmente, il nostro turno! 
Ho preparato una valigia per due in venti minuti scarsi, cercando di stipare, in uno spazio ridotto, i capi di vestiario necessari per i repentini cambiamenti climatici propri della primavera in terra danese, dove sole, pioggia e vento si alternano in un minuetto di colori e temperature.
Ed eccoci pronti, provvisti di sorriso, per raggiungere, in treno, il comune di Vejle e, da qui, il pullman che conduce direttamente all'interno di Legoland, presso l'omonimo hotel.


In quel tratto di strada, una mezz'ora abbondante che separa dalla meta, l'avventura è già iniziata
Lo spettacolo che si offre al passeggero è un trionfo incantevole di vichinga e nostalgica fierezza, un luogo senza tempo in cui si incontrano verdi distese; casette rurali, bianche e nere o dipinte nei colori più accesi, dai tetti spioventi in paglia; trattori che solcano la terra che si dischiude per accogliere la vita; attrezzi agricoli, in legno, esposti come ricordo ed elogio di epoche passate; pale da mulino che ruotano con allegra frenesia; carriole che oggi, dopo aver servito mani di donne e uomini solcate dalla fatica, sono vezzosi arredi ricolmi di fiori; panni candidi, svolazzanti come barche sui flutti, stesi su corde tese fra alberi secolari.



E, terminato il percorso in pullman, ci si immette con stupore, nella favola dell'infanzia.
Non importa l'età anagrafica, a Legoland siamo tutti bambini
Non vi narrerò nel dettaglio le attrattive del parco, se pur belle e numerose, tenterò, invece, di farvi respirare, gustare e percepire, solo per un attimo, pari ad un palpito d'ali di farfalla o ad un soffio di brezza mattutina, l'atmosfera che vi vive, intensamente, un adulto (o presunto tale!). 

"Il bambino è padre dell'uomo".
William Wordsworth



E' un mondo tutto di mattoncini (perfino le patatine fritte hanno la medesima foggia!), dove prendono vita cavalieri indomiti, serrati nelle loro armature; castelli medievali; draghi fantastici; principesse coraggiose; scenari da film Far West; meraviglie sommerse sotto il mare, dove Atlantide torna a risplendere; galeoni e lotte fra pirati, danzanti, fra luccicanti bottini, con il broccale di birra in mano; giostre da carillon; montagne russe che fanno sobbalzare il cuore; riproduzioni spettacolari di città in miniatura; case di fantasmi e innevate tane di orsi polari.
Ma non è tutto...questo è quanto si percepisce con gli occhi, ma tutti i sensi sono coinvolti e sollecitati da musiche, ruggiti, barriti, nitriti, boati, risate da brivido; da spruzzi di acqua che ti investono lungo le discese in canoa; dall'aroma di zucchero filato, popcorn e wafel; dall'effetto così familiare che provoca toccare i mitici mattoncini, compagni dei nostri giochi infantili, impilarli e costruire cosa vorremo essere e, in fondo, siamo.

"Noi siamo l'enigma che nessuno decifra. Siamo la favola racchiusa nella propria immagine. Siamo ciò che continua ad andare avanti senza arrivare mai a capire".
Jostein Gaarder


Perché, sappiatelo fin d'ora: anche se avete passato i 10 anni da un pezzo, e siete adolescenti, giunti in gruppo e tintinnanti di piercing, coppie in viaggio romantico, genitori, zii, nonni...non importa. Vi ritroverete a costruire un progetto, impegnati e assorti, cercando con cura il pezzo mancante e, rovistando, con il braccio immerso fino al gomito, seduti goffamente, ma felici, sui bordi di una vasca colma di lego, con accanto una testina bionda di quattro anni. 

"Un bambino può insegnare sempre tre cose a un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa, e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera".
Paulo Coelho

















Postilla:

Test.
Due adulti a Legoland, un uomo e una donna.
15 minuti e una vasca di mattoncini lego.
L'uomo cerca i mattoncini nei colori più tetri, poi tenta di creare un marchingegno che necessita, per essere terminato, di 15 ore, non minuti, si rende conto di non disporre dei pezzi necessari e si ritrova in mano qualcosa di inutile.
La donna sceglie i colori più carini, con i mattoncini a disposizione e con le metrature disponibili, costruisce una casa, coltiva in fiore e adotta un cane.

Genetica...Meditate gente! 



2 commenti:

  1. Che emozione!! letto tutto d'un fiato

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  2. grazie Jana! La prossima volta postaci un tuo link, i miei lettori sono curiosi di vedere il tuo laboratorio!

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